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Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia

Gruppi Specializzati

Il gruppo I, diretto dal Procuratore della Repubblica,  è composto da 4 magistrati: il Procuratore Capo e 3 sostituti, dott. Massimo Casucci, dott.ssa Gemma Miliani e dott. Gennaro Iannarone ed ha competenza sui reati previsti:   

  • dall’art. 51, commi 3-bis c.p.p.; 
  • dall’art. 51, comma  3-quater c.p.p.;
  • dagli artt. da  241 a 313 c.p. (delitti contro la personalità dello Stato)
  • dall’art. 422 c.p. (strage);
  • dagli artt. 426 a 435 c.p. (delitti contro l’incolumità pubblica);   
  • dagli art. 604 bis e 604 ter  c.p. (delitti contro l’uguaglianza);  
  • dagli artt. 2, 4 e 5 l. n. 645 del 1952 (delitti connessi riorganizzazione del partito fascista);
  • dall’art. 73 d.P.R. n. 309 del 1990, nei soli casi in cui sia aggravato ex art. 80 medesimo d.P.R.;
  • dall’art. 74 del d.lgs n. 159 del 2011 (inosservanza di obblighi da parte del pubblico ufficiale conseguenti dal codice antimafia);  
  • dagli artt. 75, 75 bis e 76 del d.gs n. 159 del 2011 (violazioni in materia di obblighi connessi a misure di prevenzione e di altri obblighi conseguenti dal codice antimafia), ad eccezione delle ipotesi di cui ai commi 3 e 4 dell’art. 76;     
  • dall’art. 80 del d.lgs n. 159 del 2011 (violazione dell’obbligo di comunicazione delle variazioni patrimoniali da parte di persona sottoposta a misure di prevenzione).    

Il gruppo si occupa anche di tutte le proposte di misure di prevenzione, personali e patrimoniali.

Il gruppo II, coordinato dal Procuratore della Repubblica, è composto da 7 magistrati: il Prouratore Aggiunto e 6 sostituti, dott. Massimo Casucci, dott. Mario Formisano, dott.ssa Annamaria Greco, dott. Gennaro Iannarone, dott.ssa Gemma Miliani; dott.ssa Mara Pucci.

Il gruppo ha competenza sui reati previsti:

  • dagli artt. da 314 a 335 c.p. (delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione);
  • dall’art. 346 bis c.p. (traffico di influenze illecite); 
  • dagli artt. 349 e 350 c.p. (violazione di sigilli);
  • dagli artt. 353, 353 bis, 354 c.p. (reati in materia di scelta del contraente negli incanti); 
  • dagli artt. 355 e 356 c.p. (inadempimento e frode nelle pubbliche forniture); 
  • dagli artt. da 476 a 493 c.p. (falsità in atti);
  • dagli artt. 640, comma 2, n. 1 e 640 bis c.p. (truffa in danno dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche);
  • dagli artt. 733 e 734 c.p.  (danneggiamento e distruzione del patrimonio artistico e delle bellezze naturali);
  • dalla l. n. 394 del 1991 (Legge quadro sulle aree protette); 
  • dal d.P.R. n. 445 del 2000 (Testo unico sulla documentazione amministrativa)
  • dal d.P.R. n. 380 del 2001 (Testo unico in materia di edilizia); 
  • dal d.lgs n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio); 
  • dall’art. 7 del d.l. n. 4 del 2019, conv. in l. 26 del 2019 (sanzioni in materia di
  • “reddito di cittadinanza”); 
  • dall’art. 25 del d.l. n. 32 del 2020, conv. in l. 71 del 2020 (sanzioni in materia di provvidenze erogate a seguito del propagarsi della pandemia da Covid 19).

Al gruppo sono anche assegnati gli affari civili in materia di legalizzazione degli atti.  

Il gruppo III, coordinato dal Procuratore della Repubblica, è composto da 6 sostituti, dott. Franco Bettini, dott. Tullio Cicoria, dott.ssa Patrizia Mattei, dott. Gianpaolo Mocetti, dott.ssa Mara Pucci, dott.ssa Laura Reale; del gruppo fa parte anche il dott. Paolo Abbritti, cui sono assegnati procedimenti nella misura del 50% rispetto a quelli degli altri sostituti.

Il gruppo ha la competenza sui reati previsti:

  • dall’art. 437 c.p. (rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro). 
  • dagli artt. da 452 bis a 452 terdecies c.p. (delitti contro l’ambiente) 
  • dagli artt. da 499 a 517 quinques c.p. (delitti contro l’economia pubblica e contro il commercio);
  • dagli artt. 589, comma 2, e 590, comma 5, c.p. (omicidio e lesioni colpose con violazione delle norme sugli infortuni sul lavoro); 
  • dall’art. 603 bis c.p. (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro)  
  • dall’art. 644 c.p. (usura);    
  • dagli artt. 648 bis, 648 ter, 648-ter.1 c.p. (riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio), ad eccezione delle ipotesi di riciclaggio che riguardano il cd taroccamento di autovetture;
  • dall’art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) limitatamente al caso in cui i fatti incriminati siano posti in essere da chi gestisce attività imprenditoriali;
  • dagli artt. da 2621 a 2641 c.c. (reati societari); 
  • dal r.d. n. 267 del 1942 e, dal 21 settembre 2021, dal d.lgs n. 20 del 2019 (reati fallimentari)  
  • dal d.P.R. n. 43 del 1973, ad eccezione dell’art. 291 quater (testo unico in materia doganale);
  • dal d.lgs n. 385 del 1993  (testo unico in materia bancaria);
  • dal d.lgs n. 58 del 1998 (testo unico in materia di intermediazione finanziaria);
  • dal d.lgs n. 74 del 2000 (reati tributari); 
  • dal d.lgs n. 152 del 2006 (reati ambientali);
  • dal d.lgs n. 231 del 2007 (norme di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario scopo di riciclaggio);  
  • dal d.lgs n. 105 del 2015 (in materia di rischi da incidenti connessi all’utilizzo  di sostanze pericolose).  

Al gruppo sono, altresì, assegnati gli affari civili in materia commerciale, societaria e fallimentare nonché l’esame delle richieste di accesso fiscale formulate dagli Uffici finanziari e dalla Guardia di Finanza.

Il gruppo IV, coordinato dal Procuratore Aggiunto, è composto da 8 sostituti, dott. Paolo Abbritti, dott. Franco Bettini, dott. Tullio Cicoria, dott. Mario Formisano, dott.ssa Annamaria Greco, dott.ssa Patrizia Mattei, dott. Gianpaolo Mocetti, del gruppo fa parte anche la dott.ssa Laura Reale, cui sono assegnati procedimenti nella misura del 50% rispetto a quelli degli altri sostituti. Il gruppo ha la competenza sui reati previsti:

  • dall’art. 387 bis c.p. (violazione dei provvedimenti cautelari di allontanamento e di avvicinamento);  
  • dall’art. 388, comma II, c.p. (mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice in materia di separazione e di affidamento dei minori);  
  • dagli artt. 556 a 574 bis c.p. (delitti contro la famiglia); 
  • dagli artt. da 600 a 603 c.p. (delitti contro la personalità individuale);
  • dagli artt. da 609 bis a 609 duodecies (delitti contro la libertà sessuale);
  • dall’art. 612 bis c.p. (atti persecutori);
  • dall’art. 612 ter c.p. (diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite);
  • art. 643 c.p. (circonvenzione di incapace); 
  • l. n. 75 del 1958 (reati in materia di prostituzione).

Al gruppo sono, altresì, assegnati gli affari civili in materia di famiglia.

Il gruppo V, coordinato dal Procuratore della Repubblica, è composto da 2 sostituti, dott. Paolo Abbritti e dott.ssa Laura Reale; si occupa di tutte le attività connesse alla fase successiva al passaggio in giudicato della sentenza di competenza dell’ufficio inquirente di primo grado, compresa l’emissione dei provvedimenti previsti dagli art. 655 e ss c.p.p.. 

Spetta ad esso disporre tutte le eventuali attività di ricerca funzionali alla cattura dei latitanti, estendendole anche in via internazionale e/o effettuando le eventuali necessarie intercettazioni, ai sensi dell’art. 295 c.p.p.

Il gruppo si occupa anche delle richieste di confisca in fase esecutiva previa attivazione dei necessari accertamenti patrimoniali.

L'Ufficio Affari Semplici costituisce una articolazione interna dell'Ufficio di diretta collaborazione del Procuratore della Repubblica. E' coordinato dal Procuratore Aggiunto ed è composto da 2 sostituti con funzioni di collaborazione, dott.ssa Annamaria Greco e dott.ssa Laura Reale, da 5 Vice Procuratori Onorari oltre che da tirocinanti, personale amministrativo ed operatori di Polizia Giudiziaria. 

L'Ufficio si occupa in particolare dei procedimenti inerenti ai reati previsti:

  • dagli artt. 336 e 337 c.p. (violenza e resistenza a pubblico ufficiale); 
  • dall’art. 341 bis c.p. (oltraggio a pubblico ufficiale);
  • dagli artt. 385 c.p. e 47 ter ord. pen. (evasione);     
  • dall’art. 457 c.p. (spendita di monete falsificate ricevute in buona fede);  
  • dall’art. 474 c.p. (commercio di prodotti con segni falsi) limitatamente al caso della vendita al dettaglio in luoghi pubblici; 
  • dall’art. 483 c.p. (falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico);  
  • dall’art. 495 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sull’identità o qualità personale);
  • dall’art. 495 bis c.p. (falsa dichiarazione o attestazione al certificatore di firma elettronica); 
  • dall’art. 496 c.p. (falsa dichiarazione sull’identità o qualità personali);
  • dall’art. 624 c.p. (furto);
  • dagli artt. 624, 625 n. 2  e 7 c.p. (furto aggravato dalla violenza sulle cose e/o dall’esposizione a pubblica fede) limitatamente al caso di furto di merce in esercizi commerciali;
  • dall’art. 635 c.p. (danneggiamento); 
  • dall’art. 641 c.p. (insolvenza fraudolenta);
  • dall’art. 646 c.p. (appropriazione indebita) limitatamente ai casi di appropriazione di beni detenuti in leasing;
  • dall’art. 648 c.p. (ricettazione) limitatamente ai casi di ricettazione di telefoni e veicoli;
  • dal libro terzo del codice penale (contravvenzioni), ad esclusione delle ipotesi rientranti nelle competenze dei gruppi specialistici;
  • dall’art. 18 del r.d. n. 773 del 1931 (TULPS) (contravvenzioni in materia di riunioni pubbliche e di assembramenti in luoghi pubblici);    
  • dall’art. 1164 r.d. n. 327 del 1942 (inosservanza di norme sui beni pubblici nell’ambito del codice della navigazione);
  • dall’art. 4 della l. n. 628 del 1961 (sanzioni in materia di previdenza sociale); 
  • dall’art. 4 della l. n. 110 del 1975 (porto di armi bianche e di oggetti atti ad offendere);  
  • dal d.l. n. 463 del 1983, conv. in l. n. 638 del 193 (omesso versamento dei contributi previdenziali);  
  • dall’art. 7 della l. n. 386 del 1990 (trasgressione del divieto di emissione di assegni bancari);  
  • dall’art. 30 della l. n. 157 del 1992 (sanzioni penali connesse alle norme a tutela della fauna selvatica); 
  • dal d.lgs n. 285 del 1992 (codice della strada);
  • dal d.lgs n. 81 del 2008 (tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro); 
  • dall’art. 73 del d.lgs n. 159 del 2011 (guida senza patente da parte di persona sottoposta a misura di prevenzione);  
  • dall’art. 76, commi 2, 3 e 4 del d.lgs n. 159 del 2011 (sanzioni penali connesse al codice antimafia, in materia di avviso orale, foglio di via obbligatorio e deposito della cauzione).     

La gestione dei procedimenti inerenti ai reati di competenza del Giudice di Pace è affidata all'Ufficio di diretta collaborazione del Procuratore della Repubblica. 

In particolare, sono individuati 5 vice procuratori onorari, designati, previo interpello o in caso di assenza di disponibilità di ufficio da parte del Procuratore Aggiunto, per la trattazione dei procedimenti di competenza, a loro direttamente assegnati, con criterio automatico.  

Tutti i procedimenti iscritti per reati che non rientrano nell’ambito di alcuno dei gruppi specialistici o delle due articolazioni da ultimo indicate vengono assegnati “a pioggia”, a tutti i Sostituti dell’ufficio, compreso i sostituti della DDA, cui vengono, però, assegnati nella misura della metà di quelli degli altri Sostituti e al Procuratore ed al Procuratore Aggiunto, nella misura, invece, di un quarto. 

Sono ripartiti tra tutti i sostituti dell'ufficio tutti gli affari civili diversi da quelli assegnati ai singoli gruppi di specializzazione.

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